Informazioni personali

martedì 7 luglio 2009

MOODWALL (da gadgets.boinboing)


The Mood Wall, installed in an Amsterdam underpass, is 24 meters long and has 2,500 LEDs.

The Moodwall is located in a pedestrian tunnel and interacts with people passing by, improving the atmosphere in the tunnel and making people feel happier and safer. The interactive urban wallpaper is made from 2500 LEDs behind a ribbed semi-transparent wall. The curves in the wall make it less vulnerable to graffiti and improve visibility.

Designed by Jasper Klinkhamer of Studio Klink, Matthias Oostrik and Remco Wilcke of Cube, it's the pilot project for a 70-meter long version. [Dezeen]

mercoledì 3 giugno 2009

EyeStop_Pensiline HiTech (da Architettura+Design)

Ragazze (e loro sanno a chi mi riferisco) sembra ci abbiano letto nel pensiero...e direi anche che ci hanno preceduto alla grande!
COMUNQUE....ecco qua il progetto per le pensiline degli autobus hi-tech,una nuova concezione della fermata in sperimentazione nella città di Firenze.
Pensiline alimentate dall’energia del sole, un’interattività avanzata, elaborata e sviluppata in collaborazione con il MIT. Ogni fermata avrà a disposizione queste innovative pensiline che, oltre a garantire riparo dagli agenti atmosferici, fornirà molte informazioni agli utenti. Grazie a degli schermi touchscreen di grandi dimensioni con inchiostro elettronico sarà possibile avere informazioni in tempo reale su orari di autobus e calcolo percorsi, monitoraggi del traffico e del tasso di inquinamento, navigazione sul web e applicazioni legate al cellulare. Il tutto alimentato ovviamente da pannelli solari sul tetto, per un’autosufficienza totale.
Sembra il futuro?!..eppure è già qui!(grazie a dio) ora tocca a noi!

venerdì 29 maggio 2009

giardini del futUro...?

....un'immagine simpatica e su cui poter riflettere....

lunedì 25 maggio 2009

Bamboo Phone:il primo cellulare biodegradabile(da Core77)

Un miliardo di cellulari prodotti nel mondo ogni anno e solo il 10% riciclato. La media degli utenti di telefonia mobile sostituisce il loro portatile ogni 18 mesi. Questo ha un notevole impatto sull'ambiente; 36kg di CO2, sono prodotti per fare un telefono di 90g. Per ridurre l'impatto del telefono cellulare è il momento di ripensare ai materiali e al modo di ricaricarli.
Bamboo Phone non avrà bisogno di caricabatterie ma si ricaricherà a mano grazie ad una piccola manovella posta nella parte posteriore del cellulare. I consumi saranno ridotti all’osso anche grazie ad un particolare display monocromatico. Ideatore di questo prodotto è Gert Jan Van Breugel. Si usa come un cellulare tradizionale, permette di fare e ricevere chiamate ma, a differenza degli altri cellulari da gettare nei rifiuti speciali (RAEE),la dismissione di Bamboo Phone può essere tranquillamente effettuata nei rifiuti umidi. La struttura esterna, e parte di quella interna, è realizzata infatti in mais e bamboo che diventeranno concime per la terra...
L'impiego di materiali e la possibilità di ricaricare il cellulare con la potenza muscolare dà all'oggetto un'impronta molto bassa di carbonio e riduce l'impatto sull'ambiente.

..a proposito di Personalizzazione degli Oggetti...(dal blog Architettura+Design)

Di molto superata la FordT: MOY,L'AUTOMOBILE INTELLIGENTE CHE CREI COME VUOI TU
Non si tratta di un auto solo per gli appassionati del design e della grafica,ma è un auto per tutti. E' un nuovo approccio alla tecnologia e alle innovazioni che sembra quasi lo sviluppo delle prime personalizzazioni della Smart..
E' un auto nuova, per materiali e per tecnologie, creata dal designer Elvis Tomjlenovic vincitore del concorso Auto(r) Design Conference.
Tutta la carrozzeria della nuova autovettura Moy sarà realizzata in un sottile strato di policarbonato caratterizzato da una struttura sandwich all’interno della quale si troveranno altri strati di cristalli liquidi, led e fibre elettrocromiche. Ogni utente potrà disegnare al pc l’esterno dell’autovettura con un disegno che meglio lo rappresenta e poi semplicemente trasferirlo wireless all’auto che, in pochi secondi, cambierà faccia. E , grazie ai cristalli liquidi, sarà anche possibile creare grafiche dinamiche ideali anche per chi desidera avviare un nuovo tipo di pubblicità mobile. Moy sarà un’automobile che funzionerà con energia pulita che, grazie al motore elettrico inserito all’interno delle ruote, non produrrà nessun tipo di emissione nociva nell’ambiente.

lunedì 27 aprile 2009

20 aprile 2009,Repubblica,articolo di Antonio Cianciulli

IL PUNTO/E' in crescita continua,tra il 3% e il 5% annuo,la massa dei rifiuti elettrici ed elettronici.L'Europa chiede di riciclarli e lo fa ad una velocità tre volte maggiore rispetto all'Italia.



Roma. Efficienza.E' questa la parola magica per il rilancio dell'economia nell'era della crisi che ci troviamo ad affrontare nello steso momento:crisi finanaziaria,crisi energetica,crisi climatica.Il minimo comun denominatore per uscire dall'impasse è tornare alle radici,al principio primo che muove l'economia: vince chi,a parità di prestazioni,consuma meno.In campo energetico la brutalità delle oscillazioni di valore del greggio ha convinto tutti della bontà di questo principio,dimenticato negli anni dell'energia facile e della finanza drogata.Ma la penetrazione della nuova cultura nel mondo dei rifiuti è più lenta pechè deve fare i conti con la tendenza a rimuovere il problema degli scarti vissuto più o meno incosciamente,in opposozione ala sfera solare della produzione, come imparentato con il mondo sotterraneo e oscuro,un elemento impuro da mondare con il fuoco.

Uno dei settori industriali in cui il "rifiuto del rifiuto" può essere rapidamente superato è quello dell'elettronica perchè in questo campo i due estremi,il momento in cui si compra e quello in cui si butta,tendono ad avvicinarsi sempre di più.[...] Dal punto di vista quantitativo si comincia ad avere a che fare con una massa consistente. In Italia si stimano 850 mila tonnellate l'anno di RAEE(rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche),in Europa sono 9 milioni di tonnellate.[...] Cosa fare di questi materiali che,raccolti in modo intelligente possono trasformarsi in un business interessante,ma smaltiti illegalmente creano seri problemi ambientali perchè contengono elementi tossici e persistenti che rappresentano un rischio per ambiente e salute umana? L'Europa chiede di riciclarli e già viaggia a una velocità maggiore rispetto all'Italia: 6 chili l'anno di RAEE per abitante[...]

...Per evitare lo smaltimento illegale ogni paese deve fare la sua parte. L'Italia è,come spesso accade in campo ambientale, in ritardo rispetto alla tabella di marcia europea. Dal gennaio 2008 è stato avviato il sistema nazionale di gestione dei RAEE,ma l'obiettivo fissato al 31 dicembre 2008(4 chili per abitante)non è stato raggiunto:...sono stati raccolti all'incirca solo 2 chili pro capite. [...]La raccolta seprata avviene nelle piattaforme attrezzate(poco meno di 3mila) che sono distribuite in maniera molto asimmetrica, con forte concentrazione al Centro Nord e una presenza simbolica al Sud.

[...]L'altro freno da togliere per far decollare la macchina della raccolta differenziata di computer,cellulari,frigoriferi, videoregistratori è la semplificazione delle procedure.In questo caso la legge in questione serve a proteggerci da un rischio grave,il traffico dei rifiuti, ma la sua interpretazione sfiore il paradosso:i negozianti che ritirano un asciugacapelli, un ferro da stiro o un lettore dvd sono equiparati ai professionisti dello smaltimento di rifiuti pericolosi. E quindi si guardano bene dal tenere in negozio dieci cellulari rotti portati dai clienti: l'iniziativa sarebbe considerata un reato, praticamente l'apertura di una discarica incontrollata.

La differenza tra il rischio ambientale prodotto dall'accumulo di qualche radiolina scaricata e quello causato dalle migliaia di camion dell'ecomafia che scaricano in Campania appare ai più evidente.Ma ha bisogno della codifica di legge.E questa codifica ritarda..[...]

giovedì 23 aprile 2009

20 aprile 2009,Repubblica,articolo di Alessio Balbi

Lo Spam, o meglio, l'e-mail spazzatura "inquina come tre milioni di auto"!

I dati sono questi:

62.000 miliardi sono le e-mail inviate ogni giorno in tutto il mondo
2 miliardi sono le caselle di posta elettronica attive
97% è la percentuale di spam sul totale delle e-mail scambiate
868 miliardi di kWh è il consumo di energia stimato delle rete internet nel mondo
7 grammi è la CO2 prodotta da una ricerca approfondita su google
1.752
kWh è il consumo annuale di energia di ogni avatar su second life


.........Ci mancava solo internet a inquinare l'ambiente,e ad aggravare l'effetto serra........................

Gli ambientalisti di tutto il mondo hanno un nuovo nemico: è lo spam, la posta spazzatura che intasa le caselle e-mail con pubblicità indesiderate, proposte di facili guadagni, truffe e virus. Secondo uno studio appena pubblicato, ogni anno a causa dello spam finisce nell'atmosfera l'equivalente dei gas serra prodotti da 3,1 milioni di automobili che consumino 7 miliardi di litri di benzina. Lo studio, commissionato dall'azienda di sicurezza McAfee e condotto dai ricercatori di ICF International, prende in considerazione l'energia sprecata per trasmettere, ricevere e filtrare tutta la posta indesiderata che viaggia su internet. Si tratta di qualcosa come 62 mila miliardi di messaggi ogni anno, che secondo un recente report pubblicato da Microsoft costituiscono ormai il 97 per cento di tutte le e-mail scambiate nel mondo. Per gestire questa mole inutile di dati, i server e i pc che compongono la rete internet consumano 33 miliardi di kilowattora, l'equivalente dell'energia usata in media in un anno da 2,4 milioni di case. McAfee, che è uno dei principali produttori di filtri anti-spam, sostiene che l'uso di questi dispositivi fa risparmiare ogni anno 135 miliardi di kilowattora, che in termini di gas serra equivale all'impatto di 13 milioni di automobili. Quando, lo scorso novembre, uno dei principali diffusori di e-mail spazzatura venne messo fuori uso, fu come se fossero scomparsi dalle strade 2,2 milioni di veicoli. "Fermare lo spam", dichiara Jeff Green, di McAfee, "fa risparmiare tempo e denaro, ed è un investimento a lungo termine per tutto il pianeta". McAfee ha ovviamente interessi commerciali nella lotta alla posta indesiderata. Ma gli effetti negativi dello spam sono ben noti a chiunque abbia una casella e-mail, e non solo: gli spammer sono rapidissimi nel seguire le abitudini degli utenti internet, e la loro attenzione si sta spostando dalla vecchia posta elettronica ai moderni social-network. La scorsa settimana un software maligno ha inondato gli utenti di Twitter con migliaia di messaggi generati automaticamente, dimostrando una volta di più che nessun nuovo mezzo è immune allo spam. Non è la prima volta che i ricercatori tentano di tradurre l'uso delle nuove tecnologie in termini di impatto ambientale. A gettare una nuova luce sull'argomento è stata un paio di anni fa Greenpeace, con il rapporto "Cutting Edge Contamination", che ha rivelato come i principali produttori di pc, telefonini e lettori multimediali facciano largo uso di sostanze chimiche altamente tossiche. Recentemente Alex Wissner-Gross, un fisico di Harward, ha calcolato che una ricerca approfondita su Google produce tra i 5 e i 10 grammi di anidride carbonica (CO2). Precedentemente era stato fatto notare che ogni avatar di Second Life, considerando la potenza di calcolo necessaria per gestire quel mondo virtuale, consuma ogni anno l'equivalente di un cittadino brasiliano in carne e ossa. Complessivamente, si stima che i computer, i monitor, i modem e tutte le altre apparecchiature che compongono la rete internet richiedano ogni anno una potenza di 868 miliardi di kilowattora, pari al 5,3 per cento del consumo energetico mondiale. (Alessio Balbi)

>>>>>>>>>>>>>>>>>Curiosità

L'origine della parola "spam" deriva da uno sketch comico del Monty Python's Flying Circus,ambientato in un locale nel quale ogni pietanza proposta era a base di Spam,un tipo di carne in scatola. Un menù che faceva inorridire i clienti. I Monty Python prendono in giro la carne in scatola Spam per l'assidua pubblicità che la marca era solita condurre, in un certo periodo la Spam era ovunque, da qui lo sketch dei Monty's e successivamente l'adattamento informatico alla pubblicità non desiderata.

(Wikipedia)

martedì 21 aprile 2009

Commento Settima Lezione..o meglio curiosità su Steve Wozniak

Colui il quale era considerato uno tra i più "nerd" della scuola, xkè amava la fantascienza,i calcolatori,e i laboratori è diventato come ben sappiamo uno degli uomini più ricchi tra le figure che hanno dato un cospicuo contributo(se non il via) all' IT (tra loro Steve Jobs,Bill Gates,Larry page e Sergei Brin). Il capitale accumulato è notevole,talmente notevole da permettergli una casa altamente tecnologica e di costi elevati,che purtroppo ha dovuto poi vendere perchè purtroppo non c'era abbastanza campo per il suo cellulare..Diventato ormai celebrità,Steve Wozniak ha voluto soddisfare una delle sue passioni che coltivava da bambino..lo sport!Ed ecco che il miliardario ha fondato un team di giocatori di "Segway Polo". A Roma è facile ammirare il segway cavalcato dalle forze dell'ordine alla Stazione Termini,o a Piazza del Popolo. A San Francisco vi può capitare di vedere nuovi fantini scorrazzare per un prato da gioco.

Woz possiede una completa scuderia di 22 segway,e il dubbio sul costo totale dell'impresa mi è stato confermato dal prezzo italiano del segway: all'incirca 5.000 euro di base. ...beati i cervelloni ed evviva l'IT!

lunedì 30 marzo 2009

commento lezione 25/03/09


Le macchine ieri e oggi
Ripensando alle immagini delle macchine viste a lezione, le ottocentesche invenzioni di Charles Babbage (sarà questo il suo nome?!), ho trovato un forum dove gli inventori di oggi vantano le proprie creazioni. Nuove forme di computer piu' o meno strane, che mostrano però come alcuni oggetti possano essere riutilizzati per puro divertimento o per qualcosa di utile-forse-...dai piu' visionari e futuristici,ai più urbani e semplicistici,una carrellata di immagini commentate per rendere piu' leggibile il concept dietro di esse.buon divertimento :)
http://it.board.bigpoint.com/spaceinvasion/showthread.php?t=5561

mercoledì 25 marzo 2009

dalla casa dell'architettura



Disposizioni regionali in materia di architettura sostenibile e di bioedilizia

gli incontri di AR Professione

mercoledì 25 marzo 2009 - ore 16,00
presso la sede dell'Ordine, piazza Manfredo Fanti 47, Roma

Il giorno mercoledì 25 marzo, alle ore 16,00, presso la sede dell'Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia si svolgerà un incontro dedicato alla nuova Legge Regionale 6/2008 - Disposizioni regionali in materia di architettura sostenibile e di bioedilizia - pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio del 7 giugno 2008.

La nuova legge ha l'obbiettivo di promuovere la qualità e la sostenibilità ambientale nelle opere edilizie pubbliche e private con nuove norme per il rilascio delle concessioni edilizie e per le dichiarazioni di inizio attività ma anche norme che saranno alla base degli strumenti urbanistici e dei regolamenti comunali. La Regione Lazio prevede anche incentivi e contributi per quanti realizzeranno edifici che risponderanno ai criteri previsti nel Protocollo, testo che delineerà anche le condizioni per il rilascio della certificazione di "sostenibilità". Quindi una legge che oltre a promuovere un abitare a basso impatto ambientale, definisce aspetti molto concreti sulla nostra professione dai nuovi Regolamenti edilizi alla nuova figura professionale del certificatore.

L'appuntamento, organizzato anche grazie alla collaborazione dell'Osservatorio sulla Professione, della Consulta Giovanile e della Consulta per il progetto sostenibile e l'efficienza energetica, si inserisce nel quadro degli eventi conosciuti come "gli incontri di: AR Professione", voluti dall'Ordine per venire incontro alle moltissime esigenze professionali dei suoi iscritti.


..diffondo l'invito da parte della casa dell'architettura,anche se io stessa, purtroppo,non potrò esserci.

martedì 17 marzo 2009

per dove dobbiamo reciclare?












Con una sorella ingegnere ambientale, nello scandalo napoletano dei rifiuti, non potevo non trovarmi in animate discussioni e riflessioni riguardo alla situazione allarmante di questa "strana" storia. Sia io che lei siamo cresciute con un'anima ambientalista e un mezzo pollice verde, ed è per noi normale avere una
certa sensibilità riguardo tali aspetti. Ma in quel preciso periodo in cui in tutti i telegiornali non si faceva altro che parlare della Campania mi sono ritrovata più volte a chiedermi il perchè di tanti rifiuti "generici", non smistati, addossati ad un solo tipo di cassonetto. Inoltre, trovandomi a contatto con altre persone, spesso e volentieri, ho notato come per alcuni non sia così fondamentale reciclare. Cosa invece per me,primaria.
Abitando da sola e frequentando case di amici o conoscenti, mi ritrovavo più volte a chiedere "Scusa, la carta dove la butto?". E alla mia domanda leggittima,per me, ottenevo una risposta alquanto insoddisfacente "Con tutto il resto".
Ed ecco la crisi. O meglio, la mia crisi prima di tutto, e poi lo stupore nel constatare quanta gente, per pigrizia o per non curanza, non abbia l'abitudine di separare i rifiuti.
Ai giorni d'oggi mi sembra una cosa non solo retrograda,ma anche un bel pò superficiale. Proprio in questo periodo della storia dove si sente di continuo di mari di rifiuti, di valli di rifiuti, che non trovano collocazione!
Non si può far finta di niente,non si può ignorare questa problematica. E perciò, a mio avviso, la crisi più grande è riscontrabile nella poca informazione che viene formulata nelle modalità del riciclo, nel perchè e nel fine. Sembra quasi che le persone nel momento in cui gli si chieda di dividere i vari elementi che compongono gli oggetti in uso, vada in crisi e abbandoni l'idea.
Bisogna portare le utenze a un livello di informazione tale che,con i giusti metodi, smistare i rifiuti sia una cosa semplice e naturale, come in fondo dovrebbe essere. Credo sia importante dare esempi e fornire risultati del reciclo in maniera lampante e tangibile, cosicchè la crisi non attanagli più nessun consumatore. Proprio perchè sono convinta che ognuno nel suo piccolo può, e deve, contribuire al grande processo del "life cycle" degli elementi.
Come le domande dovrebbero avere delle risposte, anche questa crisi dovrebbe avere una soluzione, così anche io potrei non sentirmi più in crisi in situazioni abitative altrui...e magari non sentire neanche più le crisi di mia sorella.